Buongiorno! E’ un periodo molto difficile per me e spero che mi possiate dare un consiglio!! Non riesco ad amare, odiare…ultimamente non riesco a provare sentimenti!!! Non riesco a lasciarmi andare ad un abbraccio, ad un bacio… sono sempre più di ghiaccio e impassibile… più nulla mi scalfisce!!! Praticamente non piango mai… alla lunga diventa pesante anche una sciocchezza come il vedere tutti intorno a te piangere perun film commuovente e tristissimo… tutti eccetto me!!! Prima non ero così… ero dolce, amorevole e anche la più piccola sciocchezza era in grado di "turbarmi"!!! Adesso più nulla… indifferente di fronte a tutto… non sento più niente… dolore, amore, gioia, tristezza… vivo nella totale apatia!! L’unica persona con cui sono dolce, piena di attenzioni e di preoccupazioni è mia nonna, malata da molto tempo di Alzheimer che ormai considero la mia "bambina" da accudire in tutto e per tutto e da amare nonostante lei non mi riconosca più!! Per quanto riguarda i ragazzi, di possibilità ne avrei, ma non me ne va mai bene uno… forse sempre per questa mia incapacità di lasciarmi andare! Anche l’università va male… anche essa mi resta indifferente, non mi dà niente e non ne traggo alcun beneficio e soddisfazione!! Spesso penso di lasciarla per andare a lavorare ma non ne ho il "coraggio" e non so cosa altro potrei fare!!! Di conseguenza mi sento terribilmente in colpa nei confronti dei miei genitori, ma non riesco a reagire!
Vorrei tanto tornare alla mia infanzia, ad essere una bambina!!…perchè mi sta succedendo tutto ciò??
Spesso sento parlare di sogni riccorrenti, non so se possano servire a qualcosa! In ogni caso, ultimamente ho sognato spesso che mi cadono i denti o che diventano neri e mia nonna! Nel sogno non ha l’Alzheimer, non sta benissimo, mi sembra che sia in carrozzina, però è in grado di parlarmi, di sorridermi,di abbracciarmi, di riconoscermi!!
Datemi un consiglio!!! Grazie tante!
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Cara Laura,
eppure dalla tua lettera (non è una mail è una vera e propria lettera) arrivano così tanti sentimenti: amore, rabbia, paura, tristezza, tanta tristezza, affetto e protezione per questa fragile e dolcissima nonna, rispetto per i propri genitori, dolore e senso di abbandono per un mondo di "fiaba" che non c’è più.
Noi crediamo che la tristezza non necessariamente si debba esprimere col pianto, così come i sentimenti, che quando sono troppi e troppo forti, ci sovrastano e ci annichiliscono. Sentire il bisogno di "spegnerli" sembra la conseguenza di un peso eccessivo che non sopportiamo più. Non avere paura Laura di esprimere la tua rabbia e le tue paure, quali? Ad esempio le responsabilità, oppure la nostalgia per il mondo ovattato dell’infanzia, quello in cui giocare e divertirsi era la priorità, oppure la rabbia per il senso di impotenza che il confronto con a malattia può dare. A noi sembri già così adulta e così coraggiosa, così capace di accudire una nonna che non ti riconosce. Probabilmente è più doloroso il desiderio, a volte la necessità, di viverla sana come lo era anni fa.
A proposito dei sogni non sempre sono quello che sembrano: i denti si cariano e cadono, la nonna ti ascolta, ti parla e ti riconosce come un tempo, non più inghiottita dalla malattia. Bisognerebbe conoscere un pò di più della persona che sogna e contestualizzare il sogno all’interno di un percorso terapeutico, ma possiamo dire che ci sono cose che in noi cambiano e si deteriorano con la maturità, cambia il nostro modo di vedere e vivere la vita, ci sono nuove consapevolezze e nuovi modi di affrontare le difficoltà e il quotidiano. Sono parti di noi che perdiamo (proprio come i denti del sogno), spesso non senza dolore, ed è proprio quel dolore che ci spinge ad attaccarci a quelle parti di noi. Se ci guardiamo indietro, cara Laura, ci accorgiamo che quelle parti sono già andate via, che sotto sotto sta già spuntando un nuovo dente, più forte e più bello di prima.
Riuscire a vedere tutto ciò da soli non è sempre facile, soprattutto durante i periodi difficili come quello che stai attraversando tu, per questo motivo, puoi prendere in considerazione l’idea di farti aiutare da uno psicologo, a "nuotare" in questo mare di sentimenti confusi e contrastanti per trovare un pò di serenità, proprio come hai fatto con noi. Pensiamo che la consapevolezza e la sensibilità con cui hai descritto ciò che ti sta accadendo siano già un buon indice delle tue risorse e del fatto che potresti raccogliere dei buoni frutti da un supporto psicoterapeutico, e che questo potrebbe aiutarti a vivere meglio il tuo rapporto con tua nonna e con la sua malattia. Considera che puoi iniziare senza impegno, solo per vedere come ti trovi e poi valutare se proseguire o no.
Ti invitiamo comunque a riscriverci e a farci sapere come stai, saremo lieti di ascoltarti ancora. Saluti.
,Laura, 22 anni,14-06-2012,Sogni-Il mondo interiore